La virologa Ilaria Capua parla di fase 2, di donne e gli italiani la apprezzano.
Lei è Ilaria, la virologa che ha introdotto la “scienza aperta” e la “salute unica”.
Ilaria Capua si è laureata cum laude in medicina veterinaria, conseguendo poi la specializzazione e il dottorato di ricerca. Nella sua lunga e brillante carriera ha conseguito notevoli risultati nello studio dei virus influenzali.
Le sue scoperte e i suoi metodi innovati hanno permesso di fare grandi passi in avanti per contrastare malattie contagiose in tutto il mondo.
Nel 2000 ha sviluppato la strategia di vaccinazione “DIVA” (Differentiating Vaccinated from Infected Animals), raccomandata poi da organizzazioni internazionali come la FAO e dall’Unione Europea per combattere l’Influenza Aviaria su scala globale.
Nel 2006 sfidò il sistema e rese di dominio pubblico la sequenza genica del virus dell’aviaria, dando il via allo sviluppo della cosiddetta “scienza open-source”. Iniziò quindi a promuovere una campagna internazionale per il libero accesso ai dati sulle sequenze genetiche dei virus influenzali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la FAO e l’OIE hanno iniziato seguire questo assetto, promuovendo meccanismi di condivisione più efficienti, la trasparenza dei dati ed un approccio interdisciplinare per contrastare le pandemie.
Dobbiamo ringraziare anche lei, quindi, se oggi c’è una collaborazione a livello mondiale per combattere il Coronavirus, velocizzando i tempi e facilitando la ricerca.
La rivista Seed, per questo suo importante contributo, l’ha eletta “mente rivoluzionaria” ed è entrata fra i 50 scienziati top di Scientific American.
Negli anni, si è impegnata anche per superare le barriere tra medicina umana e veterinaria, secondo una concezione in cui non può esistere una salute umana distinta da una salute animale e da quella dell’ambiente, portando avanti la visione “One Health”: un’unica salute per tutti.
Ilaria vanta una carriera davvero impressionante: è stata direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate a Padova, ha pubblicato oltre 200 lavori su prestigiose riviste internazionali e libri scientifici, ha ricevuto oltre 11 premi e riconoscimenti per il suo lavoro. Ha intrapreso anche la carriera politica, arrivando ad essere vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera.
Oggi, dirige un dipartimento dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida e si occupa delle malattie virali trasmissibili dagli animali all’uomo, per la tutela sia della salute delle persone che degli animali.
Lei, secondo il sondaggio del Monitor Expert Track, gode della fiducia degli Italiani, risultando tra gli esperti di virologia più credibili nel nostro Paese, con il 77% dei responsi, battendo il collega Giovanni Rezza, con il 75%.
Sul Coronavirus e le donne dice: “…Io mi azzardo a dire che le donne hanno probabilmente un rischio uguale o inferiore di morire o di sviluppare una malattia grave rispetto agli uomini. Quindi il ripopolamento basato almeno sulla parità di genere avrebbe senso.”
Che sia forse arrivato il momento di una rivoluzione al femminile? Magari da oggi, nella fase 2 del post-quarantena, con il rientro al lavoro, le donne potrebbero davvero essere i motori più importanti della ripartenza.
E magari tra questi motori ci potrebbero essere donne proprio come Ilaria Capua, che, con la sua lungimiranza e la sua apertura alla condivisione e alla collaborazione, ha saputo dare un grandissimo contributo per la salute di tutti noi.
Lascia un commento