25 UOMINI, BIANCHI, HANNO APPROVATO LA LEGGE CONTRO L’ABORTO IN ALABAMA.



L’Alabama è uno stato profondamente razzista e religioso, dove le donne e le minoranze in generale non hanno un grande peso a livello direttivo.

Questa legge prevede che l’aborto sia vietato anche in caso di stupro e di incesto.

Questa legge, fatta da uomini, decide per le donne, senza interessarsi non solo della loro opinione, ma anche e soprattutto del loro benessere psicologico (accetta l’aborto solo in caso di serio pericolo di vita della donna).


Alla notizia, ci sono stati commenti sia contro questa legge che a favore. In particolare, una nostra lettrice, ci ha segnalato il commento dell’immagine qui sotto, ed in particolare questa frase:

“Il corpo è vostro, giusto? È anche vostra la responsabilità di fare in modo che non rimaniate incinte. Prendetevi le vostre responsabilità, e se non volete il bambino, lo date in adozione”.



Il signore forse non sa che i figli si fanno in 2. Serve anche il contributo dell’uomo, senza il quale le donne non restano incinta. Le donne americane, nelle loro proteste contro questa legge, chiedono a chi è contro l’aborto di farsi una vasectomia (che è reversibile nel caso vogliano avere figli) e di controllare il loro corpo, invece che quello delle donne.

Ritenere che le donne siano “colpevoli” di restare incinta e in quanto tali, debbano subirne le conseguenze, anche se non volute, anche se vittime di stupro, ancor più quando c’è incesto, è dimostrazione che non c’è alcuna considerazione per la donna. Non solo, non si considera nemmeno il benessere del bambino che, se nasce in un contesto non sano, può avere grosse ripercussioni psicologiche.

In Alabama, una bambina di 11 anni, rimasta incinta a causa di uno stupro, con questa legge, sarà costretta a portare a termine la gravidanza. Questa bambina che responsabilità ha? Il suo diritto alla vita chi lo tutela?

Non solo, rendere l’aborto illegale non lo elimina completamente, molte donne continuano a farlo in cliniche non autorizzate, mettendo a rischio la loro vita. Si calcola che l’aborto clandestino sia una delle cinque principali cause di mortalità materna, causando circa 22.000 morti l’anno, secondo il rapporto del Guttmacher Institute del 2018. Inoltre, 7 milioni di donne vengono ricoverate ogni anno a causa di complicazioni post-aborto e alcune rimangono con problemi permanenti.

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