Molestie in chat

Troppo spesso, le donne ricevono molestie, insulti e denigrazioni in chat da sconosciuti.

Queste due conversazioni sono entrambe di due ragazzi che non conoscevano le ragazze a cui hanno scritto ed hanno iniziato ad insultarle per il semplice fatto che loro non erano interessate ad aggiungerle in fb o a parlare con loro.

La prima avviene nel lontano 2016. La ragazza aveva messo un like in un commento ad un post che girava in facebook. Il commento diceva: “Se gli italiani mettessero la stessa passione per il calcio anche nell’educazione civica, nell’ambiente, nella politica, nell’arte, nei rapporti con le “proprie”donne anziché ucciderle e menarle saremo il miglior paese d’Europa…”. Quel commento avrà avuto almeno 200 like, il “signor” Max è andato a vedere like per like e probabilmente ha aggiunto tutte le ragazze.

Al rifiuto educato della ragazza a dargli l’amicizia in facebook, lui parte con gli insulti insulti e la blocca, senza darle la possibilità di rispondere. Dopo ben 3 anni, nel 2019, lui la cerca, la sblocca e le fa una video call a cui lei non risponde perché non se ne era nemmeno accorta. Lui dopo qualche giorno le riscrive per insultarla e la blocca ancora.

Praticamente questo ragazzo scrive commenti per il rispetto alle donne, per attirare i loro like, ma poi, come potete vedere, gli intenti sono ben altri.

La seconda chat è di una ragazza che l’ha pubblicata direttamente nel suo profilo. Riceve dei messaggi da uno sconosciuto di notte, non gli risponde e lui, anche in questo caso, parte con gli insulti, dicendole, tra le altre cose, che è “il suo superiore”, che lei non ha diritti e deve stare zitta perché, udite udite, é “femmina”.

La ragazza, nel suo facebook, scrive questo: “…trovo bello condividere solo l’ultima in ordine cronologica di queste conversazioni che mi trovo quotidianamente ad affrontare. E tante altre donne come me.
P.S. Analizziamo: qual è stata la mia provocazione? Anche qui ero troppo nuda?”

Questi sono solo due esempi, per farvi capire l’assurdità di certi comportamenti e in alcuni casi il livello di degrado che raggiungono certi insulti e certe pretese da parte di alcuni uomini.

Pretendono che le ragazze parlino con loro, altrimenti partono gli insulti tipo “p*tt@nazz@ di m*rd@”, “sei frustrata”, “ce l’hai solo tu”, “dit@linar@”, perché ovvio, se una donna non vuole parlare con uno specifico uomo è per forza una che ha “troppi” rapporti sessuali oppure non ne ha ed è frustrata. Insomma, in qualsiasi forma, la scelte sessuali delle donne sono sempre sbagliate e, soprattutto, è sempre sbagliato se una donna non è pronta a soddisfare le richieste che le vengono fatte da qualsiasi sconosciuto, a qualsiasi ora del giorno o della notte.

La scorsa settimana abbiamo pubblicato un’altra chat dello stesso tenore, di due fidanzati, in cui lui si era spinto in discorsi altrettanto disgustosi, se non di più, forte del suo sentirsi “padrone” della ragazza in quanto suo fidanzato (vedi qua).

Ebbene quel post è stato sommerso di insulti e di critiche, da parte sia di uomini, ma anche (tristemente) di donne, che negavano che quella chat fosse vera. Abbiamo ricevuto anche decine di recensioni negative da parte di questi invasati misogini (ci sono dei gruppi incel che cercano di boicottarci, ma di questo faremo un altro post a breve) dicendo appunto che pubblichiamo chat false.

Ecco queste sono altre due chat, una che è stata pubblicata da una ragazza nel suo profilo pubblico (era falsa anche la sua?) e una che è datata addirittura 2016, quando questa pagina ancora non esisteva.

Queste chat sono all’ordine del giorno per le donne. Chiunque di noi ha avuto esperienze così, con insulti e denigrazioni anche ben più gravi.

È inutile negarlo, dicendo che sono chat inventate. Questo è quello che succede. Questo è quello che le donne devono subire. Questo è quello che alcuni uomini credono sia loro diritto fare alle donne.

E questa è una forma di violenza.

Non possiamo accettare queste molestie. Gli uomini devono capire che è sbagliato rivolgersi alle donne così.

Non siamo qui per soddisfare i loro piaceri sessuali.

Non possono rivolgersi a noi così.

Non possiamo tollerare questi comportamenti.

Ci devono rispettare.

Donne, amiche, facciamoci rispettare.

Unite si può.

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