Le madri costituenti della Repubblica Italiana

21 donne hanno partecipato all’Assemblea costituente della Repubblica Italiana.

Nel 2 giugno 1946, per la prima volta, arrivarono in Parlamento anche le donne.

Si votò per il referendum istituzionale tra Monarchia o Repubblica e per eleggere l’Assemblea costituente. Su un totale di 556 deputati furono elette 21 donne.

Alcune di loro divennero grandi personaggi, altre rimasero a lungo nelle aule parlamentari, altre ancora, in seguito, tornarono alle loro occupazioni. Tutte, però, con il loro impegno e le loro capacità, segnarono l’ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni rappresentative.

Donne fiere di poter partecipare alle scelte politiche del Paese nel momento della fondazione di una nuova società democratica, si occuparono anche dell’emancipazione femminile.

All’epoca era molto difficile per le donne partecipare alla politica, ma loro riuscirono a diventare le madri costituenti.

Ecco chi sono le donne che hanno scritto la nostra Costituzione:

ADELE BEI, casalinga. Sostiene la parità tra uomo e donna.

BIANCA BIANCHI, insegnante. Sostiene diversi interventi in merito alla scuola, alle pensioni e all’occupazione, in particolare per il riconoscimento giuridico dei figli naturali.

LAURA BIANCHINI, insegnante, giornalista pubblicista. Sostiene interventi in merito all’educazione e in favore della scuola pubblica. Ricopre inoltre l’incarico di segretaria della Commissione Istruzione e Belle Arti.

ELISABETTA CONCI, insegnante. È membro della Commissione dei 18, con il compito di coordinare gli statuti speciale regionali di autonomia con la Costituzione.

MARIA DE UNTERRICHTER JERVOLINO, insegnante. Fa parte della Commissione per i Trattati Internazionali e della Sottocommissione d’inchiesta per la riforma della scuola.

FILOMENA DELLI CASTELLI, insegnante. Interviene in particolare sui temi legati alla famiglia.

MARIA FEDERICI AGAMBEN, insegnante. È membro della Commissione per la Costituzione e membro della Terza Sottocommissione dei diritti e doveri economico-sociali.

NADIA GALLICO SPANO, giornalista. Interviene in particolare sui temi legati alla famiglia. Organizza, in collaborazione con la Croce Rossa e il Comune di Roma, i “treni della felicità”, convogli che trasportarono 70.000 bambini meridionali rimasti orfani nelle famiglie del Nord Italia.

ANGELA GOTELLI, insegnante. Interviene sul potere giudiziario e sul diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura.

ANGELA GUIDI CINGOLANI, impiegata statale, Ispettrice del Lavoro. Interviene nella discussione della legge sulla “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”, un deterrente contro licenziamenti e penalizzazioni nei confronti delle donne in maternità.

NILDE IOTTI, insegnante. Interviene in favore della famiglia e dell’emancipazione della donna; si batte per l’affermazione del principio della parità tra i coniugi, del riconoscimento dei diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e delle famiglie di fatto.

TERESA MATTEI, insegnante. È Segretaria dell’Ufficio di Presidenza.

ANGELINA MERLIN, insegnante. Sostiene il dovere dello Stato di garantire a tutti i cittadini il minimo necessario all’esistenza, per assicurare ad ogni individuo il diritto di crearsi una famiglia.

ANGIOLA MINELLA MOLINARI, insegnante. Presenta insieme ad altri diverse interrogazioni.

RITA MONTAGNANA, artigiana e giornalista pubblicista. Presenta insieme ad altri diverse interrogazioni.

MARIA NICOTRA VERZOTTO, crocerossina e dirigente ACLI. Si batte per la tutela fisica, per le condizioni economiche delle lavoratrici madri e per il controllo della stampa destinata all’infanzia e all’adolescenza.

TERESA NOCE, sindacalista e giornalista pubblicista. A lei si deve l’inserimento della frase “Tutti i cittadini […] sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso”, base giuridica per il raggiungimento della piena parità di diritti tra uomo e donna.

OTTAVIA PENNA BUSCEMI, sindacalista e giornalista pubblicista. Presenta diverse interrogazioni, il suo partito la candida a Presidente della Repubblica, carica poi ottenuta da Enrico de Nicola.

ELETTRA POLLASTRINI, funzionaria di partito. Presenta insieme ad altri diverse interrogazioni.

MARIA MADDALENA ROSSI, chimica, giornalista pubblicista. È membro della Commissione per i trattati internazionali e si adopera per il riconoscimento della parità femminile sia nella famiglia che nel mondo del lavoro, sostenendo il diritto delle donne di accedere e di partecipare all’amministrazione della giustizia in campo sia civile che penale.

VITTORIA TITOMANLIO, insegnante. Interviene in difesa dell’autonomia regionale come espressione di libertà e democrazia e a sostegno della pubblicazione da parte dei giornali delle rettifiche di notizie su persone di cui sia stata lesa la dignità.

Dedichiamo a queste grandi Donne il giorno della festa della Repubblica, che la loro grande tenacia, perseveranza e passione, siano un esempio per tutte le donne: le influencer che vorrei.

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