Un’altra testimonianza di una ragazza :
“Questa è una cosa che non sono solita fare, ma quando è troppo…è davvero troppo.
Sono stata palpeggiata in autobus, più volte, da chi millantava come scusa la calca e trovava puntualmente come appiglio “solo” il mio seno o il mio sedere. Alla domanda “Scusi, ma che fa?!”, la risposta pronta è sempre stata “Non vede quanta gente c’è? Dovrei cadere?”, come se il fatto di avere due bocce sul davanti ti autorizzasse ad utilizzarle come salvagente. Non sono mai stata difesa, MAI, da nessuno: ho rimediato invero qualche risatina, di grande aiuto, grazie. Tutti italiani.
Sono stata pedinata, più volte, fino a casa, per negozi, agli eventi, ovunque. Si è arrivati alla persecuzione e nessuno mi ha capita o anche solo ascoltata. “Esageri, Madonna che esagerata!”. Tutti italiani.
Mi è stato chiesto “Scusa, quanto prendi?” perché aspettavo sul marciapiede una mia amica, indossando un vestito corto. Alla mia risposta “Ma sei pazzo??”, la replica è stata “Impara a vestirti di più, puttana”.
Ultrasessantenni con le proposte più assurde, con la promessa di regali costosi e menzioni varie a pompette e Cialis…italiani.
Spesso mi sono stati rivolti degli apprezzamenti piuttosto pesanti, gridati per la strada. Al mio “Smettila!” mi è stato risposto “Impara a prenderla sul ridere, bigotta”, con varie testosteroniche risate di apprezzamento in sottofondo.
Che ve lo dico a fare? Italiani.
In discoteca strusciate di vario genere – seguite da proposte di genere parimenti vario – insistenti, volgari, imbarazzanti. Ai “NO” ripetuti centinaia di volte, spesso gridati e sottolineati da spintoni per sfinimento, seguivano svariate risposte, tra le quali la più gettonata: “frigida”. Tutti italiani.
E poi pensateci agli insulti, ragazzi, non è che prima mi dici puttana e poi bigotta, dai, è un ossimoro.
Potrei continuare tutto il giorno, passando dai malati veri agli stronzi ancora più veri, ma è meglio che mi fermi qui.
Ora tutta questa manfrina non è stata messa per iscritto per suscitare un “Oh mio Dio, poverina” (chiedete alle vostre nonne, madri, mogli, figlie, fidanzate, sorelle, amiche e capirete), ma semplicemente perché non vedo altro che “NEGRI E ZINGARI MOLESTATORI, VENGONO PER STUPRARE LE NOSTRE DONNE, CHIUDIAMO LE FRONTIERE”. Io posso anche provare a capire la necessità di trovare un capro espiatorio, ma non ci riesco. E la cosa che più mi fa amaramente sorridere è che queste “dichiarazioni” vengono dette proprio dai soliti molestatori noti, quelli che ti gridano “Minchia che bel culo che hai!!” per strada, che urlano “Scioscio dammela” e menate varie.
Illuminazione: SONO MOLESTIE ANCHE QUESTE.
Io sono una donna, con tutta la dotazione completa: seno grande, sedere a mandolino, fianchi generosi, vita stretta, cosce tornite. Ebbene, il mio diritto è ancora quello di dire no. Anche se ho le tette grandi. E lo dico ad un italiano, a un pakistano, a un francese, un senegalese, un inglese ed un tedesco. Abbronzati, pallidi, blu, verdi, neri, rossi, gialli, glabri, villosi: NO è NO.”
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