La manifestazione “Miss Maglietta Bagnata” e “Miss Lato B” di Padova è stata cancellata dopo le molte proteste di questi giorni.
Un’altra vittoria per la dignità della Donna.
Una lunga passerella in cui le donne vengono bagnate con pistole ad acqua dal pubblico e giudicate da una giuria sulla base delle forme del loro corpo e della loro capacità di stare “simpaticamente” al gioco.

“È una manifestazione sessista – denuncia Marta Nalin, assessore al Sociale – retrograda e che diffonde il messaggio, molto pericoloso, che il corpo di una donna sia sempre a disposizione per qualsiasi utilizzo». «Non è certamente questo il modo migliore per permettere alle giovani donne di affermarsi nella società – dichiara il vicesindaco Arturo Lorenzoni – e nemmeno per aiutare la crescita di Padova a livello culturale. E noi, come amministratori pubblici, abbiamo il diritto, anzi il dovere di denunciarlo».

Due sono le cose che fanno riflettere su questa storia: la prima, l’evidente machismo, che legittima la molestia sulla pubblica piazza e degrada le donne come manzi al macello, riducendole ad oggetto sessuale da guardare, colpire, commentare, valutare e misurare in base ai modelli estetici del maschio eterosessuale.

La seconda, un po’ più subdola e riguarda il fatto che le ragazze, tutte studentesse universitarie, si sottopongono a questo trattamento per loro scelta, per 150 euro. C’è da chiedersi cosa faccia portare le Donne a svilire il loro corpo e la loro dignità in cambio di qualche soldo. Esiste una mentalità sessista così radicata che la donna stessa né è vittima e carnefice? Non ci sono altre possibilità per le Donne di guadagnarsi dignitosamente da vivere senza cadere in questi svilenti ruoli?
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