“Mi dicevano ucciditi, invece ho scritto un libro”. La rivincita di Erika, l’adolescente vittima di bullismo.
Già dalla prima elementare Erika Orrù subisce le angherie dei compagni, la emarginano, la prendono in giro, le tirano i capelli. Con il passare degli anni la situazione peggiora, finché in prima superiore è costretta ad abbandonare la scuola.
“Mi prendevano in giro, mi dicevano: sei un mostro, ucciditi. Io chiedevo a mia mamma: ‘Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Sono sempre stata gentile'”.
Erika dimagrisce, si chiude in casa, non vuole socializzare con nessuno.
Ma legge e scrive.
Così esprime tutte le sue frustrazioni attraverso le due protagoniste dei suoi personaggi: Giada e Marika che, nel libro, sono bullizzate a scuola. La prima si salva, l’altra purtroppo non ce la fa a superare le umiliazioni e si suicida.
“Ecco io sono diventata Giada. È stato difficile ma alla fine ce l’ho fatta e come Giada ho realizzato il mio sogno, anche se sono solo all’inizio”.
Erika a soli 16 anni ha trovato il coraggio di inviare il suo romanzo ad una casa editrice e dopo qualche giorno è stata contattata per pubblicarlo.
“E vissero tutti dannatamente infelici”, il suo libro, è diventato realtà.

di Erika Orrù
Adesso Erika ha un passato in cui è stata schiacciata dalla solitudine e dalle cattiverie dei compagni, un presente con un sogno che si è realizzato e un futuro che ci auguriamo le porterà sempre più soddisfazioni.
Potete trovare il suo libro > qui.
Buona lettura e soprattutto prendiamo tutte ispirazione da questa piccola, grande Donna!
Lascia un commento