Frances Goldin, la madre di NY che ha manifestato tutta la sua vita per le figlie lesbiche.
Oggi, per la giornata mondiale contro l’omofobia, vi vogliamo raccontare la storia di una donna, etero, madre di due ragazze, lesbiche.
Lei è Frances Goldin, oggi ha 96 anni, e già nel 1971, quasi 20 anni prima che l’OMS rimuovesse l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, quando parole come gay e lesbica non solo erano tabù, ma anche una grandissima vergogna, uno stigma, una cosa da nascondere e da combattere in tutti i modi, lei era in prima linea a marciare al Gay Pride di New York, con un cartellone che diceva: “Adoro le mie figlie lesbiche”.

Così, ogni anno, portando lo stesso messaggio, ha partecipato con fierezza al Gay Pride, per difendere i diritti delle sue figlie e di tutti coloro che chiedono solo la libertà di essere sé stessi e di amare chi vogliono.
Il suo messaggio inizialmente citava solo “Io adoro le mie figlie lesbiche” ha poi aggiunto la richiesta “Tenelete salve” per assicurarsi che fossero rispettate e nessuno facesse loro del male per la loro sessualità, ed infine ha aggiunto sul retro la frase: “Le differenze arricchiscono ognuno di noi – Da un genitore fiero delle proprie figlie lesbiche”. Ancora oggi, nonostante l’età, Frances continua a partecipare al Gay Pride.

Lei ha dichiarato: “Quando ho visto la reazione dei manifestanti per il mio messaggio, mi sono profondamente commossa. Le persone correvano da me in lacrime e mi ringraziavano per il mio supporto. Mi dicevano ‘Vuoi essere mia madre??’ Questi ragazzi erano così disperati per avere l’amore e il supporto dei loro genitori, per essere accettati semplicemente ciò che erano”.
Questa grande donna, ci insegna la cosa più importante in questo giorno di sensibilizzazione contro l’omofobia: il diritto di ognuno di noi di essere amati e supportati per come siamo, senza imposizioni di stereotipi, e soprattutto, il diritto dell’amore di vincere su tutto.
No, all’omofobia.
Sì, alla libertà di amare.
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