Questo è il racconto di quello che è accaduto a Tatjana Balkanović, una donna di Roma:
“Ho deciso di mettere le tende da sole sul balcone.
Visto che si tratta di costi importarti, cerco diversi preventivi per poi decidere.
Su Facebook, mi compare la pubblicità di Arquati Tende.
Mando loro un messaggio e mi chiamano nel pomeriggio.
Lascio il mio nome e indirizzo per un sopralluogo gratuito.
Ad un certo punto scatta una domanda da parte dell’operatrice: “Lei è sposata o ha un convivente? Se sì, il suo compagno/marito dovrebbe essere presente.
Io rispondo negativamente chiedendo il motivo. L’operatrice mi dice che essendo loro a Parma e dovendo mandare un loro consulente fino a Roma, vorrebbe avere la certezza dell’accordo familiare sulle tende.
Le rispondo che è casa MIA e pago IO.
Lei fermissima sul punto.
Lascio perdere, le dico che la telefonata non mi è piaciuta e metto giù.
Dopo la telefonata mi arriva un altro messaggio da loro, quello che leggete qui sotto.
Non è ammissibile una cosa del genere.”
Nel 2020, in Italia, pare che le donne non possano decidere da sole sulle tende da mettersi in casa, senza la presenza di un uomo.
Nel 2020.
Facciamoci sentire da questa ditta che pare sia ferma nei secoli scorsi e non si sia accorta che esistono donne indipendenti ed emancipate.
Unite si può!
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