Il monologo di Rula Jebreal a Sanremo 2020

«Lei aveva la biancheria intima quella sera? Si ricorda di aver cercato su Internet il nome di un anticoncezionale quella mattina? Lei trova sexy gli uomini che indossano i jeans? Se le donne non vogliono essere stuprate devono smetterla di vestirsi da poche di buono. Queste sono solo alcune delle domande rivolte alle donne vittime di violenza nelle aule di tribunali, domande che rivelano una verità amara: noi donne non siamo mai innocenti. Ce la siamo voluta». 

«In Italia, in questo Paese magnifico che mi ha accolto, i numeri sono spietati. Negli ultimi tre anni, sono 3 milioni 150 mila donne che hanno subito violenza sessuale sul posto di lavoro. Negli ultimi due anni, in media, 88 donne al giorno hanno subito abusi e violenze: una, ogni quindici minuti. Ogni tre giorni, è stata uccisa una donna. Nell’80% dei casi, il carnefice non ha bisogno di bussare alla porta: ha le chiavi di casa. Ci sono le sue impronte sullo zerbino, le sue labbra sul bicchiere.”


“… che non si chieda mai più ad una donna che è stata stuprata com’era vestita lei quella notte»

Queste le toccanti parole di Rula Jebreal al festival di Sanremo, l’unico intervento che merita di essere citato.

Vedi tutto il monologo di Rula Jebreal qua:

(E no, non lo abbiamo visto in diretta, ma abbiamo preso questo pezzo da internet).

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