Dopo la drammatica storia di Noa,
questa settimana la dedicheremo tutta alle violenze che ancora troppe
donne subiscono.
Abbiamo lanciato la campagna di
sensibilizzazione #maipiùNoa, per aiutare le donne in difficoltà,
per lanciare un messaggio chiaro agli uomini e per portare leggi più
severe contro gli stupratori e i pedofili, attraverso una petizione:
http://bit.ly/2MJwksP
Ieri a Milano, una
ragazza, seviziata da 4 giorni in casa per mano del fidanzato, si è
gettata nuda dal balcone.
L’uomo, il 39enne Giacomo Oldrati, era già stato in galera nel 2012 per sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni aggravate e tentato omicidio.
Nella sua follia erano finite ben 4 donne, la sua ex fidanzata, la sua nuova fidanzata e due sue amiche, tutte coinquiline tra loro.
Ad aprile 2013, dopo qualche mese di galera, una perizia aveva stabilito che egli era totalmente incapace di intendere e di volere per bipolarismo. Così è stato scarcerato e portato in un ospedale psichiatrico, prima di essere sottoposto alla sorveglianza speciale nel 2014 a casa dei propri genitori a Milano. Nel 2018 venne assolto definitivamente per vizio di mente.
L’uomo quindi, con problemi psichiatrici che lo rendono violento, è a piede libero per far cadere nella sua follia altre donne innocenti.
Per i primi 3 anni di relazione, secondo la ragazza, tutto è andato bene, fino al 6 maggio scorso, quando egli l’avrebbe afferrata per i capelli e le avrebbe dato una testata in faccia. Lei, nonostante le ferite, non si è fatta medicare e non ha presentato denuncia. Sabato 1 giugno la violenza di Oldrati si è scatenata nuovamente: botte, calci, pugni e insulti.
Dopo quattro giorni di sevizie, la ragazza si è lanciata dal secondo piano, totalmente nuda, cadendo nel cortile del palazzo, riuscendo poi a fuggire e a dare l’allarme.
Da questa storia di violenza
emergono due aspetti estremamente allarmanti:
1. la giustizia
italiana che ancora una volta giustifica e lascia libero un uomo
violento.
2. la ragazza che, alle prime avvisaglie di
violenza, invece di denunciare, è rimasta con lui.
C’è
un enorme bisogno di rivedere le leggi sulla violenza sulle donne e
soprattutto c’è bisogno di una massiccia campagna di
sensibilizzazione per far sì che le vittime abbiano la prontezza di
denunciare subito. Non solo, gli uomini che hanno dei precedenti
penali dovrebbero essere inseriti in una lista pubblica, affinché
nessuna donna caschi nella loro rete.
Questi i punti della
nostra petizione:
1.
Le violenze sessuali, in particolar modo sui minori, devono avere
pene molto più severe.
2. I bambini vanno tutelati affiancandoli a sedute obbligatorie annuali di controllo da parte di psicologi specializzati.
3. Chiunque sia in contatto con bambini e adolescenti (dallo sport, alla scuola, alla chiesa, ecc.) deve essere sottoposto a controlli psicologici annuali.
4. Chi si macchia di reati di pedofilia e violenza deve essere censito in database pubblici, in modo da tutelare altre possibili vittime.
5. Le vittime devono avere accesso a percorsi di sostegno psicologico, finanziati dallo stato.
6. Devono essere fatte massicce campagne di sensibilizzazione su questo tema.
Firmate la petizione qua: http://bit.ly/2MJwksP
Aiutateci a diffondere questa petizione il più possibile e supportateci in questa battaglia con una donazione:
Insieme possiamo farcela!
Unite, si può!

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